I
pionieri del calcio italiano – Le società scomparse
La storia del nostro calcio non è stata scritta solo dalle squadre che tutti noi conosciamo, ma
anche da compagini che sono state le progenitrici delle attuali e altre che sono state sciolte.
Esempio perfetto è il primo
torneo del 1898: figuravano l’Internazionale Torino (maglia bianconera), la
Torinese FC (maglia nero e oro) e la Ginnastica Torino (maglia bianco-blu), oltre
al Genoa: la prima si è fusa con la seconda. I dirigenti della Torinese, nella
quasi totalità, il 3 gennaio 1906 hanno fondato il Torino FC. La terza, invece,
si è sciolta pochi anni dopo, non arrivando ai 10 anni di vita.
Stemma FC Torinese e stemma Torino FC |
Per dare l’idea, nei tornei
prima del “girone unico”, ci sono state più di 80 squadre che hanno calcato i
campi in gare di qualificazione regionale e/o nelle fasi finali.
Come si vedrà, il 1926 sarà
una data importante per molte squadre.
Al termine del campionato, la FIGC era
dilaniata dai contrasti, ma quello che fece saltare il banco fu la protesta
arbitrale: gli arbitri dell’epoca erano ex dirigenti o ex giocatori, ma
esisteva la possibilità, da parte delle società, di poter ricusare il direttore
di gara non gradito. Quando la misura fu colma, le giacchette nere si
rifiutarono di scendere in campo. A quel punto il Regime, che già si era accaparrato
molti ruoli strategici, fu costretto ad intervenire mettendo mano alla riorganizzazione dei tornei: fu una prima apertura verso il professionismo.
Vennero imposte fusioni tra
squadre della stessa città e anche promozioni a tavolino; furono create la Divisione
Nazionale (in pratica la Serie A) e le categorie inferiori. La B si chiamava
Prima Divisione.
Così nacquero storie
particolari, società che intrecciarono i loro destini più volte, come quattro squadre
di Genova: La Dominante, AC Liguria, Andrea Doria e Sampierdarenese (tutte
giocheranno almeno un campionato a girone unico).
La sezione calcistica della
Sampierdarenese fu creata nel 1899 ma, per vederla in Prima Categoria Nazionale,
occorse aspettare gli anni ’20, nei quali fu sempre protagonista fino al 1927,
anno nel quale il Regime Fascista impose la fusione con l’Andrea Doria (come
vedremo, non sarà l’unica volta che i destini delle due compagini si incontrano),
dando vita a La Dominante (maglia nera con bordi verdi), che
giocherà nel quartiere di Cornigliano. L’obiettivo, era di cercare di
raggruppare le squadre delle stesse città, anche per evitare che le accese
rivalità sfociassero in tafferugli.
Stemma La Dominante |
La Dominante ebbe una vita
brevissima. I motivi? La fusione non fu gradita dalle due tifoserie, che non
seguirono la nuova “creatura”, oltre al fatto che i risultati furono molto
deludenti e quindi negativi per l’immagine del Regime. Dopo soli tre anni venne
decisa la fusione con la Corniglianese, dando origine alla FBC Liguria. Destino
volle che anche questo esperimento fallisse, facendo ritornare in vita la
Sampierdarenese.
Ma i gerarchi non archiviarono
il nome Liguria, lo riutilizzarono per creare l’AC Liguria (maglia bianca con una
riga orizzontale nera ed una rossa uguale a quella della Sampierdarenese),
unendo nuovamente la Corniglianese questa volta con la Rivarolese.
Una formazione dell'AC Liguria del 1938 |
La “nuova” compagine, ebbe
l’onore di partecipare a ben 5 campionati di Serie A, con un più che onorevole
6° posto nel 1938/39. La storia di questo club termina con la caduta del Regime
Fascista e il suo titolo sportivo viene rilevato dal Sampierdarenese (terzo
ritorno!).
L’Andrea Doria, invece, venne
sciolta e ricostituita più volte ed è quella con risultati più lusinghieri, nel
periodo antecedente al girone unico.
Sampierdarenese (a destra) ed Andrea Doria (a sinistra) |
Il settore calcistico
dell’Andre Doria, nel 1946, si fonderà con la
Sampierdarenese creando la Sampdoria, mentre la società continua tutt’ora a operare
nelle altre discipline sportive (pallanuoto, ginnastica, nuoto, ecc.).
Nello stesso periodo storico si
compiono i destini di altre compagini.
Stemma US Milanese |
Quello dell’U.S. Milanese,
maglia a scacchi bianchi e neri, che ha al suo attivo anche una finale
scudetto, persa contro la Pro Vercelli nel 1909. Ottenne buoni risultati, tanto che nel 1928
venne ammessa alla Divisione Nazionale a tavolino. La gioia, tuttavia, durò
pochi giorni, poiché i gerarchi decisero che doveva unirsi all’Internazionale, creando l’Ambrosiana, nome più confacente alle idee autarchiche del partito e
per lasciare uno spazio libero, per inserirvi la Fiumana.
US Fiumana |
L’Unione Sportiva Fiumana (maglia
rossa con stella bianca) venne promossa d’ufficio per premiare la Venezia
Giulia, terra di confine. Era nata dalla fusione di due società, una delle quali,
la Olympic Fiume, vide tra le sue fila nella stagione 1924/25 Ernò Egri
Erbstein, che diventerà un tecnico capace e innovativo, perito il 4 maggio
nell’incidente aereo a Superga con il Grande Torino.
In Serie A rimase solo una
stagione, poi iniziò una lenta caduta verso le serie inferiori. La sua storia
si concluse al termine della Seconda Guerra Mondiale, con il passaggio della
città di Fiume alla Jugoslavia (oggi Croazia). L’anno dopo lo scioglimento
dell’US Fiumana nacque il HNK Rjieka, attuale squadra cittadina.
Particolare è la storia del
Pastore FC, squadra di Torino (maglia bianca con stella blu) del quartiere
Pozzo Strada; e lo è non tanto per meriti sportivi quanto per il fatto che fu
obbligata allo scioglimento, dal Regime Fascista, nel 1925; le fu negato un
terreno di gioco e la possibilità di partecipare a qualsiasi manifestazione
sportiva; purtroppo non sono riuscito a trovare i motivi che portarono a tali
decisioni.
Tra le decine di compagini, una, diventerà protagonista, ma in un altro sport.
Virtus Bologna |
Se nel calcio ha quattro tornei nella massima serie, nella pallacanestro ha ben 15 scudetti, 8 Coppe Italia e 5 trofei internazionali.
Cinque squadre che per tante stagioni si sono date battaglia nei gironi del centro Italia e del Lazio hanno un destino comune: si uniscono, in tempi differenti, per dare vita all’AS Roma.
SGS Fortitudo |
Alba Roma |
Sono state rifondate in tempi successivi,
rimanendo sempre nelle categorie dilettantistiche, per poi cessare l’attività.
Spostandoci un po’ più a sud, quando comparve per la prima volta il girone di qualificazione campano (1912/13), le uniche squadre partecipanti erano l’Internazionale Napoli ed il Naples FC.
Le due formazioni, non ebbero
risultati apprezzabili, al di là del girone regionale. Nel 1922 si fondono,
creando Internaples FBC. Pochi anni dopo, nel 1926, assume la denominazione di
AC Napoli che altri non è che l’attuale SSC Napoli.
In Toscana, troviamo due compagini, il Club Sportivo Firenze e Palestra e Ginnastica Fiorentina Libertas, che non hanno ottenuto risultati di rilievo ma che assumeranno importanza nel 1926, quando, unendosi, daranno vita alla ACF Fiorentina.
Altre squadre, tramite fusione o cambio di nome diedero vita a squadre che hanno avuto un futuro nel calcio professionistico di Serie A e Serie B: Audace Taranto e Pro Italia Taranto, che avevano primeggiato, alternativamente, nel girone pugliese, danno vita all’AS Taranto.
Virtus Juventusque e Spes
Livorno, sono i “genitori” del Livorno attuale come il Football Club Liberty e
l’US Ideale hanno contribuito alla creazione del Bari.
Meriterebbero di essere citate tutte, perché è anche grazie a loro se milioni di appassionati, nei decenni successivi, si sono legati a questo sport.
A maggior ragione pensando che atleti e dirigenti erano spinti solo dalla passione per il calcio; per loro era un gioco, un divertimento e non un lavoro.
Panino
Società Ginnastica Torino |
Carta di Viareggio |
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