giovedì 7 maggio 2020


I pionieri del calcio italiano – Le società scomparse


La storia del nostro calcio non è stata scritta solo dalle squadre che tutti noi conosciamo, ma anche da compagini che sono state le progenitrici delle attuali e altre che sono state sciolte.

Esempio perfetto è il primo torneo del 1898: figuravano l’Internazionale Torino (maglia bianconera), la Torinese FC (maglia nero e oro) e la Ginnastica Torino (maglia bianco-blu), oltre al Genoa: la prima si è fusa con la seconda. I dirigenti della Torinese, nella quasi totalità, il 3 gennaio 1906 hanno fondato il Torino FC. La terza, invece, si è sciolta pochi anni dopo, non arrivando ai 10 anni di vita.

Stemma FC Torinese e stemma Torino FC
Per dare l’idea, nei tornei prima del “girone unico”, ci sono state più di 80 squadre che hanno calcato i campi in gare di qualificazione regionale e/o nelle fasi finali.

Come si vedrà, il 1926 sarà una data importante per molte squadre. 
Al termine del campionato, la FIGC era dilaniata dai contrasti, ma quello che fece saltare il banco fu la protesta arbitrale: gli arbitri dell’epoca erano ex dirigenti o ex giocatori, ma esisteva la possibilità, da parte delle società, di poter ricusare il direttore di gara non gradito. Quando la misura fu colma, le giacchette nere si rifiutarono di scendere in campo. A quel punto il Regime, che già si era accaparrato molti ruoli strategici, fu costretto ad intervenire mettendo mano alla riorganizzazione dei tornei: fu una prima apertura verso il professionismo.

Vennero imposte fusioni tra squadre della stessa città e anche promozioni a tavolino; furono create la Divisione Nazionale (in pratica la Serie A) e le categorie inferiori. La B si chiamava Prima Divisione.

Così nacquero storie particolari, società che intrecciarono i loro destini più volte, come quattro squadre di Genova: La Dominante, AC Liguria, Andrea Doria e Sampierdarenese (tutte giocheranno almeno un campionato a girone unico).

La sezione calcistica della Sampierdarenese fu creata nel 1899 ma, per vederla in Prima Categoria Nazionale, occorse aspettare gli anni ’20, nei quali fu sempre protagonista fino al 1927, anno nel quale il Regime Fascista impose la fusione con l’Andrea Doria (come vedremo, non sarà l’unica volta che i destini delle due compagini si incontrano), dando vita a La Dominante (maglia nera con bordi verdi), che giocherà nel quartiere di Cornigliano. L’obiettivo, era di cercare di raggruppare le squadre delle stesse città, anche per evitare che le accese rivalità sfociassero in tafferugli.
Stemma La Dominante
La Dominante ebbe una vita brevissima. I motivi? La fusione non fu gradita dalle due tifoserie, che non seguirono la nuova “creatura”, oltre al fatto che i risultati furono molto deludenti e quindi negativi per l’immagine del Regime. Dopo soli tre anni venne decisa la fusione con la Corniglianese, dando origine alla FBC Liguria. Destino volle che anche questo esperimento fallisse, facendo ritornare in vita la Sampierdarenese.

Ma i gerarchi non archiviarono il nome Liguria, lo riutilizzarono per creare l’AC Liguria (maglia bianca con una riga orizzontale nera ed una rossa uguale a quella della Sampierdarenese), unendo nuovamente la Corniglianese questa volta con la Rivarolese.

Una formazione dell'AC Liguria del 1938
La “nuova” compagine, ebbe l’onore di partecipare a ben 5 campionati di Serie A, con un più che onorevole 6° posto nel 1938/39. La storia di questo club termina con la caduta del Regime Fascista e il suo titolo sportivo viene rilevato dal Sampierdarenese (terzo ritorno!).

L’Andrea Doria, invece, venne sciolta e ricostituita più volte ed è quella con risultati più lusinghieri, nel periodo antecedente al girone unico.

Sampierdarenese (a destra) ed Andrea Doria (a sinistra)
Il settore calcistico dell’Andre Doria, nel 1946, si fonderà con la Sampierdarenese creando la Sampdoria, mentre la società continua tutt’ora a operare nelle altre discipline sportive (pallanuoto, ginnastica, nuoto, ecc.).

Nello stesso periodo storico si compiono i destini di altre compagini.

Stemma US Milanese
Quello dell’U.S. Milanese, maglia a scacchi bianchi e neri, che ha al suo attivo anche una finale scudetto, persa contro la Pro Vercelli nel 1909.  Ottenne buoni risultati, tanto che nel 1928 venne ammessa alla Divisione Nazionale a tavolino. La gioia, tuttavia, durò pochi giorni, poiché i gerarchi decisero che doveva unirsi all’Internazionale, creando l’Ambrosiana, nome più confacente alle idee autarchiche del partito e per lasciare uno spazio libero, per inserirvi la Fiumana.

US Fiumana
L’Unione Sportiva Fiumana (maglia rossa con stella bianca) venne promossa d’ufficio per premiare la Venezia Giulia, terra di confine. Era nata dalla fusione di due società, una delle quali, la Olympic Fiume, vide tra le sue fila nella stagione 1924/25 Ernò Egri Erbstein, che diventerà un tecnico capace e innovativo, perito il 4 maggio nell’incidente aereo a Superga con il Grande Torino.

In Serie A rimase solo una stagione, poi iniziò una lenta caduta verso le serie inferiori. La sua storia si concluse al termine della Seconda Guerra Mondiale, con il passaggio della città di Fiume alla Jugoslavia (oggi Croazia). L’anno dopo lo scioglimento dell’US Fiumana nacque il HNK Rjieka, attuale squadra cittadina.

Particolare è la storia del Pastore FC, squadra di Torino (maglia bianca con stella blu) del quartiere Pozzo Strada; e lo è non tanto per meriti sportivi quanto per il fatto che fu obbligata allo scioglimento, dal Regime Fascista, nel 1925; le fu negato un terreno di gioco e la possibilità di partecipare a qualsiasi manifestazione sportiva; purtroppo non sono riuscito a trovare i motivi che portarono a tali decisioni.

Tra le decine di compagini, una, diventerà protagonista, ma in un altro sport.


Virtus Bologna 
La Virtus Bologna è una polisportiva fondata nel 1871 che, nel 1910, assorbe due società di calcio, il Gruppo Sportivo Bolognese e la Nazionale Emilia FC, creando la sezione football, che resterà in vita fino al 1924, quando verrà radiata per illecito sportivo.

Se nel calcio ha quattro tornei nella massima serie, nella pallacanestro ha ben 15 scudetti, 8 Coppe Italia e 5 trofei internazionali.

Cinque squadre che per tante stagioni si sono date battaglia nei gironi del centro Italia e del Lazio hanno un destino comune: si uniscono, in tempi differenti, per dare vita all’AS Roma.


SGS Fortitudo
La Società di Ginnastica e Scherma Fortitudo (maglia blu con riga rossa sopra i pantaloncini), l’Alba Roma (maglia verde con striscia bianca), la Pro Roma (maglia bianca) e il Roman (maglia giallo rossa), decisero di unirsi per cercare di creare una squadra più competitiva. Le prime due, diedero il numero maggiore di calciatori alla nuova rosa, mentre sede, campo di gioco e colori sociali furono quelli del Roman. Per lo stemma si ispirarono a quello della Fortitudo, cambiando, ovviamente, i colori.


Alba Roma
Delle quattro, Fortitudo e Alba Roma, sono quelle che hanno ottenuto i migliori risultati, arrivando, anche, una volta a testa, a disputare una finale scudetto, perdendole entrambe: nel campionato 1921/22 la prima e nel 1925/26, la seconda.  
Sono state rifondate in tempi successivi, rimanendo sempre nelle categorie dilettantistiche, per poi cessare l’attività.

Spostandoci un po’ più a sud, quando comparve per la prima volta il girone di qualificazione campano (1912/13), le uniche squadre partecipanti erano l’Internazionale Napoli ed il Naples FC.



Le due formazioni, non ebbero risultati apprezzabili, al di là del girone regionale. Nel 1922 si fondono, creando Internaples FBC. Pochi anni dopo, nel 1926, assume la denominazione di AC Napoli che altri non è che l’attuale SSC Napoli.

In Toscana, troviamo due compagini, il Club Sportivo Firenze e Palestra e Ginnastica Fiorentina Libertas, che non hanno ottenuto risultati di rilievo ma che assumeranno importanza nel 1926, quando, unendosi, daranno vita alla ACF Fiorentina.

Altre squadre, tramite fusione o cambio di nome diedero vita a squadre che hanno avuto un futuro nel calcio professionistico di Serie A e Serie B: Audace Taranto e Pro Italia Taranto, che avevano primeggiato, alternativamente, nel girone pugliese, danno vita all’AS Taranto.

Virtus Juventusque e Spes Livorno, sono i “genitori” del Livorno attuale come il Football Club Liberty e l’US Ideale hanno contribuito alla creazione del Bari.

Meriterebbero di essere citate tutte, perché è anche grazie a loro se milioni di appassionati, nei decenni successivi, si sono legati a questo sport.

A maggior ragione pensando che atleti e dirigenti erano spinti solo dalla passione per il calcio; per loro era un gioco, un divertimento e non un lavoro.

Panino


Società Ginnastica Torino

Carta di Viareggio

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